#STODADIO - L’ENIGMA DI ARTOLÈ
#STODADIO - L’ENIGMA DI ARTOLÈ
Cercate le risposte difficili, che quelle facili sanno darle tutti. Non è necessario che veniatea trovarmi al cimitero. Non sto là. Sto altrove, e devo dire che sto benone. Sto da Dio.
Il maresciallo Luccarelli si è finalmente preso un paio di giorni di ferie. Si rilasserà partecipando ad Artolè, una festa sull’Appennino bolognese: arte, buon cibo, musica nel paesino di Tolè. Ma i criminali non vanno in ferie, e il mattino dopo il carabiniere si ritroverà di fronte a un cadavere trafitto da un pugnale.
Unico indizio: un elenco di numeri di telefono sul comodino della vittima.
Se solo le opere d’arte che riempiono le strade di Tolè potessero raccontare quello che hanno visto...
Carmine Caputo è un giornalista che segue l’ufficio stampa dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese e sogna di vedere il Taranto non dico in serie A, non dico in serie B, ma almeno in C per la miseria.
Il suo successo è legato soprattutto al sostegno delle persone che lo circondano: la moglie che ripete che lo preferisce quando stira a quando scrive, i parenti che affollano le presentazioni per capire di cosa parlano i suoi romanzi senza doverli leggere, i colleghi che comprano i suoi libri solo per evitare ritorsioni in ufficio, gli amici che, bontà loro, hanno smesso del tutto di comprarli.
ANNO PUBBLICAZIONE: 2020
PAGINE:230
FORMATO: Cartaceo 14x20
ISBN: 978-88-6810-393-4